Parrocchia San Giovanni Battista - Asso

Perché l’averno sia conquiso e lasso Quando ci sfida alla mortal sua gara, Bianca Maria Curioni diede ad Asso, Sua dolce terra, la Chiesina cara: Madonna dell’Aiuto vien chiamata, Ché ogni vittoria per Maria ci è data. – 1718 –

La chiesetta della Madonna dell’Aiuto ha origini molto antiche. Su un pilastro che reggeva il cancello di ingresso a un terreno contiguo era dipinta l’immagine della Vergine. Crescendo la devozione degli assesi per questa immagine, il pilastro venne inglobato in una cappelletta, che forma oggi l’abside della chiesetta.

La Signora Bianca Maria Curioni fece erigere, nel 1718, l’odierna costruzione. Il portico venne poi aggiunto con le elemosine dei fedeli e con il contributo del Marchese Andrea Locatelli che fece edificare anche la poco distante cappella dell’Addolorata. Nel 1929, Monsignor Ratti fece restaurare la chiesetta e ristrutturare il tetto e il piccolo campanile che accoglie una campana, del 1910, fusa a Innsbruck.

 

Durante questi lavori venne abbattuto il portico che per tanti anni aveva offerto riparo alle donne, che dai paesi dell’alta Valle scendevano a piedi ad Asso per andare a lavorare nelle filande, per una breve sosta e una preghiera. La stradicciola, che nella fotografia vediamo passare sotto il portico, era infatti, fino ai primi anni del ventesimo secolo, l’unica strada che conduceva da Asso al Monte di

Sera e alla Valle Barneggia. Durante i lavori di restauro eseguiti nel 1994, nell’interno – in posizione alquanto elevata sulla parete, sopra la statua della Madonna Ausiliatrice – venne alla luce un affresco del XVIII secolo (delle dimensioni di un metro per un metro circa) raffigurante la Madonna fra gli Angeli e incoronata di stelle. Si tratta di un dipinto di particolare valore artistico e il suo restauro – eseguito dal Laboratorio Fociani di Briosco – ha consentito di restituire alla comunità di Asso un’importante testimonianza della sua devozione mariana.

L’altare e la chiesetta oggi.

Ricordiamo infine che questo oratorio fu, per molti anni, il luogo di riunione e di preghiera della Congregazione Generale Plebana per la sovrintendenza e governo delle Scuole della Dottrina Cristiana. Nell’immagine vediamo il catalogo delli Signori Operai della rinnovata Congregazione approvata dal Cardinale Giuseppe Pozzobonelli nel 1772.